Il T.A.R. Veneto, con la sentenza n. 1812 del 23 novembre 2022 ha chiarito che il permesso per protezione speciale può essere convertito in un permesso di soggiorno per motivi di lavoro a fronte della sussistenza di un contratto di lavoro. Il Tribunale ha affermato che tale possibilità deve essere garantita sia a coloro che hanno ottenuto il permesso a seguito di una domanda di protezione internazionale (o a seguito di una decisione del Tribunale Ordinario) sia a coloro che lo hanno ottenuto dopo aver presentato richiesta direttamente al Questore. Nella decisione si legge, infatti, che il permesso, pur potendo conseguire a due diversi procedimenti, è unico in quanto, in entrambi i casi, viene rilasciato in base ai presupposti contenuti nell’art. 19 T.U.Immigrazione e deve, dunque, essere sottoposto alla medesima disciplina.
La Corte di Cassazione Sezione I civile, con l’ordinanza n. 26089/2022 del 5 settembre 2022, ha nuovamente affermato la necessità di valutare, ai fini della concessione della protezione umanitaria (e quindi della protezione speciale), le attiività formative e lavorative svolte dal richiedente. Nell’ordinanza si sottolinea che l’integrazione sociale si può desumere dalla pluralità di attività, anche se l’integrazione lavorativa non sia sia ancora concretizzata in un contratto di lavoro a tempo indeterminato, obbiettivo che presenta difficoltà rilevanti anche per i cittadini del Paese ospitante.
2 maggio 2022 | 14.00 - 17.00
La protezione speciale alla luce delle prime prassi applicative ad un anno dalla sua entrate in vigore e primi aggiornamenti sull'attuazione della protezione temporanea
online - Google Meet
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La "nuova" protezione speciale nel suo primo anno di applicazione - avv. Alberto Pasquero (ASGI)
La protezione temporanea - avv. Alberto Pasquero (ASGI)
Il webinar si inserisce nell'ambito dei progetti SOFIA e Mediato.
2 maggio 2022
14.00 - 17.00
Google Meet
Il webinar "La protezione speciale alla luce delle prime prassi applicative ad un anno dalla sua entrate in vigore e primi aggiornamenti sull'attuazione della protezione temporanea", rivolto agli operatori e alle operatrici dei servizi pubblici e del privato sociale attivi in Piemonte, si terrà lunedì 2 maggio alle ore 14.00 su Google Meet.
Il webinar, curato dall'Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione e IRES Piemonte, si inserisce nell'ambito del progetto FAMI SOFIA - Servizi e Operatori Formati per l'Integrazione e l'Accoglienza e il progetto Mediato, finanziato da Compagnia di San Paolo.
Iscrizione obbligatoria entro le ore 12.00 di lunedì 2 maggio attraverso la compilazione del modulo online: compila
per informazioni: info@piemonteimmigrazione.it
Registrazione del webinar "Il diritto al soggiorno: aggiornamenti sulla protezione speciale e sulla regolarizzazione 2020" tenuto mercoledì 2 marzo 2022 su Google Meet. Il webinar, a cura degli avvocati Irene Pagnotta e Alberto Pasquero (ASGI) si inserisce nell'ambito dei progetti SOFIA e Mediato.
Materiali:
La protezione speciale. Le modifiche introdotte dal D.L. 130/2020, l’applicazione del nuovo istituto e le criticità emerse - Avv. Irene Pagnotta
Le procedure di emersione - art. 103 del D.L. 34 del 19 maggio 2020 - avv. Alberto Pasquero
L’Ufficio Immigrazione della Questura di Torino ha previsto uno sportello dedicato all’emergenza Ucraina presso l’Ufficio di Corso Verona n. 4. I cittadini ucraini giunti in Italia a partire dal 24 febbraio 2022 potranno recarsi allo sportello il venerdi dalle ore 15 alle ore 18 ed il sabato dalla ore 9 alle ore 13 al fine di presentare la domanda di permesso di soggiorno per protezione temporanea. I richiedenti dovranno essere in possesso del passaporto in corso di validità e della dichiarazione di ospitalità. Al momento della presentazione della domanda verrà rilasciata la ricevuta munita di codice fiscale per consentire l’accessso alle prestazioni sanitarie. Tutte le informazioni sono presenti nel sito della Questura di Torino a questa pagina.
Il Consiglio dell’Unione Europea, con la decisione del 4 marzo 2022, ha dato attuazione a quanto previsto dalla Direttiva n. 55 del 2001 che prevede l’applicazione di una protezione immediata e temporanea nel caso di afflusso massiccio di persone da situazioni di guerra o altre emergenze. A seguito di tale provvedimento, tutti coloro che fuggono dall’Ucraina dovranno essere accolti dai paesi dell’Unione Europea senza necessità di fare domanda di protezione internazionale. La decione si applica a tutti i cittadini ucraini ed ai cittadini di paese terzi che godevano in Ucraina della protezione internazionale o erano titolari di un permesso di soggiorno di lunga durata.
Le avvocate Sara Martinetto e Carla Lucia Landri (Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione) affrontano il tema dell'accesso dei richiedenti asilo ai Centri Per l'Impiego e al mercato del lavoro, soffermandosi in particolare sulle tipologie di documento di cui entrano in possesso e l'iter di richiesta di protezione internazionale.
Il video è stato realizzato nell'ambito del progetto PRIMA - Pensare Prima al Dopo.
2 marzo 2022
ore 14.00 - 17.00
Google Meet
Il diritto al soggiorno: aggiornamenti sulla protezione speciale e sulla regolarizzazione 2020
a cura degli avvocati ASGI Irene Pagnotta e Alberto Pasquero
Il webinar affronterà i presupposti per il riconoscimento della protezione speciale e diritti connessi, e si concentrerà sull'emersione dei rapporti di lavoro disciplinata dall'articolo 103 del D.L. 34/2020 (Regolarizzazione 2020), sullo stato delle domande e sul diritto a svolgere attività lavorativa.
Iscrizione obbligatoria entro il giorno prima dell'evento attraverso la compilazione del modulo online: compila
Il link per partecipare agli incontri verrà inviato il giorno prima dell'evento.
per info: info@piemonteimmigrazione.it
La Commissione Nazionale Asilo ha emanato una lunga circolare in tema di applicazione delle disposizioni in tema di protezione speciale, a seguito delle disposizioni introdotte con la L. n. 173/2020.
Nella nota si affronta la questione relativa alla presentazione della domanda di protezione speciale che sarà consentita anche in maniera diretta al Questore contariamente a quanto affermato in una precedente nota del Ministero dell'Interno. Inoltre, vengono fornite indicazioni in relazione ai requisiti richiesti per il rilascio della nuova forma di protezione e in relazione alla valutazione delle domande pendenti in base ai dettami della nuova normativa.