Il Tribunale di Roma con decreto del 21 novembre 2018 ha affermato, nel solco di numerose decisioni presso diversi Tribunali, che la Questura non ha alcun potere discrezionale in tema di protezione internazionale ed è chiamata semplicemente a ricevere la domanda di asilo, la cui valutazione nel merito è affidata esclusivamente alle Commissioni Territoriali. Sul punto deve considerarsi competente la Questura del luogo in cui dimora il richiedente, senza che ciò comporti la necessità di un alloggio stabile ben potendo la dimora consistere anche in un luogo precario o caritatevole.
Con l’entrata in vigore del D.L. 113/18, sono già operative le modifiche nella gestione dell’accoglienza previste dal Sistema SPRAR come comunicato dal Servizio Centrale al responsabili degli enti titolari dei progetti in una nota del 25 ottobre 2018. In particolare si sottolinea che dal 5.10.18 non potranno più essere inseriti nei progetti SPRAR i richiedenti asilo ed i titolari di protezione umanitaria mentre potranno rimanere in accoglienza fino alla scadenza del progetto coloro che sono stati inseriti prima di quella data.
Con la pubblicazione sulla G.U. del 4 ottobre 2018, è entrato in vigore il D.L. cd. “Sicurezza” contenente tra l’altro disposizioni in materia di protezione umanitaria ed internazionale anche con riferimento all’accoglienza, in tema di espulsioni e trattenimento nei C.P.R. nonché di iscrizione anagrafica e cittadinanza. Il D.L. è ora approdato al Parlamento per la conversione in legge che dovrà avvenire entro il 3 dicembre 2018.
In data 20 agosto 2018 è stato pubblicato il nuovo bando per la selezione di volontari in Servizio Civile Universale (SCU). Il programma è rivolto a giovani tra i 18 e 28 anni che vogliono diventare volontari/e di Servizio Civile partecipando a progetti che si realizzeranno tra il 2018 e il 2019 in Italia e all’estero. La quota complessiva è di 53.363 posti di cui 28.967 previsti dal bando nazionale e 24.396 dai diversi bandi regionali. Possono accedere al programma tutti i cittadini stranieri regolarmente soggiornanti in Italia, inclusi richiedenti asilo e beneficiari di protezione internazionale e umanitaria.
Inoltre, per i soli progetti realizzati in Italia, il bando riserva 190 posti a giovani stranieri titolari di protezione internazionale o umanitaria. Il termine di invio della domanda è fissato al 28 settembre 2018. Tutte le informazioni sono presenti sul sito http://www.scelgoilserviziocivile.gov.it/
La Commissione Nazionale per il Diritto di Asilo, con la Circolare dell’8 agosto 2018, ha affermato la necessità di dare attuazione alla norme previste dalla L. 46/2017 in tema di notifica via PEC dei provvedimenti delle Commissioni Territoriali per il riconoscimento della Protezione Internazionale. Com’è noto l’entrata di vigore della procedura che prevede le notifiche ai richiedenti asilo tramite PEC con consegna del provvedimento da parte del responsabile del centro o la struttura ove questi sia accolto era stata sospesa con la Circolare del 10 agosto 2017. Ora la Commissione Nazionale chiede alle Commissioni territoriali di comunicare l’indirizzo di posta elettronica certificata ed il nominativo del responsabile del servizio di notificazione entro il 31 agosto 2018. L’avvio della procedura è fissato per il 30 settembre 2018.
Con la nota del 25 maggio 2018, l’ANPAL (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro) chiarisce l’interpretazione della nozione di “residenza” richiesta per accedere alle politiche attive del lavoro da parte dei richiedenti protezione internazionale. L’Agenzia ha ritenuto di interpretare estensivamente il termine “residenti” ritenendo sufficiente, ai fini dell’accesso ai servizi per l’impiego, la prova della dimora abituale. Ciò in quanto per il richiedente asilo, ai sensi l’articolo 5, comma 3, del D.Lgs. 142/2015, il centro o la struttura dove è accolto rappresenta luogo di dimora abituale ai fini della iscrizione anagrafica.
Scheda pratica pensata per gli operatori e le operatrici che offre un primo quadro delle principali novità introdotte dal Decreto Immigrazione e Sicurezza (D.L. 113/18) in materia di permessi di soggiorno soprattutto con riferimento alla protezione umanitaria.
Scheda è disponibile QUI
Come già deciso da altri Tribunali di merito, anche il Tribunale di Torino con decreto del 9 novembre 2018 ha affermato che i nuovi criteri di riconoscimento della protezione umanitaria non possano trovare applicazione ai procedimenti iniziati in epoca precedente al 5.10.18. Ciò in quanto la nuova normativa ha carattere sostanziale ed, in difetto della disciplina transitoria, non può applicarsi retroattivamente ai procedimenti in corso.
Il percorso di formazione su protezione internazionale, minori stranieri non accompagnati e vittime di tratta si è svolto dal 27 ottobre 2017 al 27 febbraio 2018, nell'ambito del progetto MediaTo 5.
1°incontro: Nuove garanzie a tutela dei minori stranieri non accompagnati dopo la L. 47/2017 (Legge Zampa), Avv. Fiore (Asgi)
2°incontro: Le principali novità introdotte dalla c.d. Legge Minniti (Legge 13 aprile 2017, n. 46) sui procedimenti in materia di protezione internazionale, Avv. Cattelan (Asgi)
3°incontro: L’ascolto dei richiedenti protezione internazionale, Avv. Veglio (Asgi e IUC)
4°incontro: Vittime di tratta richiedenti protezione internazionale: l’emersione e la tutela in fase di accoglienza e in audizione. Esame di casi studio, Avv. D'Angelo (Asgi)
Aula Magna Liceo M. D’Azeglio
via Parini 8 – Torino
Dal 27 ottobre 2017 al 27 febbraio 2018, ore: 14 - 17
Percorso formativo su protezione internazionale, minori stranieri non accompagnati e vittime di tratta - MediaTo 5
a cura dell'Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione (ASGI)
Il percorso di formazione giuridico affronta le novità sulla tutela dei minori stranieri non accompagnati dopo la L. 47/2017 (Legge Zampa) e le conseguenze sui procedimenti in materia di protezione internazionale introdotti dalla cosiddetta Legge Minniti (L. 13 aprile 2017, n.46). Un focus particolare è posto sull'ascolto dei richiedenti protezione internazionale e sull'emersione e tutela in fase di accoglienza e audizione delle vittime di tratta.
Il corso affianca alla fondamentale acquisizione di saperi teorici di base, una formazione esperienziale basata su anni di lavoro “sul campo” grazie a professionisti operatori del settore ed esperti, quali avvocati, antropologi, mediatori culturali, psicologi ed esperti di salute.
MediaTo 5 è un progetto ideato e gestito da IRES Piemonte insieme ad ASGI (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione), CCM (Comitato Collaborazione Medica) e A.M.M.I (Associazione Multietnica Mediatori Interculturali) con il sostegno della Compagnia di San Paolo.