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Pubblicato in data 28 novembre 2019 il decreto del Ministero del Lavoro di concerto con il Ministero degli Affari Esteri che regola l’erogazione del reddito di cittadinanza ( e della pensione di cittadinanza) in favore dei cittadini stranieri residenti regolarmente in Italia. In particolare, il decreto ha stabilito l’elenco dei Paesi di origine per i quali è necessario produrre la documentazione relativa al patrimonio immobiliare mentre per i cittadini di tutti gli altri paesi le pratiche sono state sbloccate e sono in arrivo i primi pagamenti. Ecco il decreto con l'elenco dei paesi:pdfDecreto Reddito di Cittadinanza stranieri

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Il Tribunale di Milano, con una decisione del 30 agosto 2019, ha ritenuto che debba essere riconosciuta la cittadinanza italiana anche alla minore che non sia formalmente convivente con il genitore che acquista la cittadinanza italiana ma che abbia, comunque, con quest’ultimo un legame effettivo di condivisione morale e materiale. Nel caso di specie la madre della minore si era allontanata dal nucleo familiare con la bambina e solo dopo diversi anni il padre era riuscito a riprendere i contatti con la figlia, passando dei periodi di vacanza con lei, fino ad ottenerne nuovamente l’affidamento da parte dell’Autorità Giudiziaria. Al momento dell’acquisto della cittadinanza italiana da parte del padre, dunque, la figlia non si trovava presso la sua residenza ma viveva con la madre. La convivenza richiesta dalla disposizione, afferma il Tribunale, non deve essere intesa nel senso della mera coabitazione ma deve caratterizzarsi in quel complesso di rapporti che attengono alla condivisione, all’aiuto materiale e al sostegno morale che, in questo caso, il padre aveva in modo fattivo mantenuto con la bambina.

pdfTribunale MI 30 agosto 2019

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Il Consiglio di Stato, con due recenti sentenze (la sentenza n. 1837 del 20/03/19 e la sentenza n. 3121 del 14/5/19) ha annullato due provvedimenti di diniego della concessione della cittadinanza italiana per naturalizzazione basati su precedenti penali. Il Consiglio di Stato ha affermato che, pur nell’ambito di un’ampia discrezionalità che caratterizza questo tipo di decisioni, la sussistenza di pregresse condanne non può essere considerata automaticamente ostativa in assenza di una concreta valutazione circa le caratteristiche e le modalità dell'episodio di reato e le conseguenze sulla non compiuta integrazione. Nei casi in esame i precedenti penali riguardavano fattispecie contravvenzionali di modesta entità, punite con la sola pena pecuniaria e per le quali era intervenuta la cessazione degli effetti penali tramite riabilitazione o estinzione del reato ed il Consiglio di Stato ha rinviato all'Amministrazione per una nuova valutazione delle posizioni.

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Con la circolare del 25 gennaio 2019 n. 666, il Ministero dell’Interno fornisce ulteriori indicazioni sui profili applicativi delle disposizioni introdotte in materia di acquisito della cittadinanza italiana con la L. 132/2018.

In particolare si ribadisce che il nuovo termine di 48 mesi per la definizione delle domande si applica a tutti i procedimenti in corso e non ancora definiti con un provvedimento espresso al 5 ottobre 2018. Dalla stessa data è previsto il versamento del contributo maggiorato di euro 250,00. Invece, è in vigore per le domande presentate dal 4 dicembre 2018, la disposizione che prevede una adeguata conoscenza della lingua italiana. Sul punto, i richiedenti devono attestare il possesso di un titolo di studio oppure produrre idonea certificazione attestante il livello B1 del QCER. Sono esclusi coloro che hanno sottoscritto l’accordo di integrazione ed i titolari di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo. Nella Circolare si specifica che le domande già inoltrate prive della documentazione dovranno essere dichiarate inammissibili previo avviso al richiedente che potrà provvedere entro un breve termine ad integrare la pratica con l’attestazione o la certificazione richiesta.pdfCircolare Ministero Interno n.666 del 25 gennaio 2019.pdf

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Video che illustra le principali Domande e Risposte sul tema dell'acquizione della cittadinanza italiana.

Contenuti tratti dalla guida pratica per cittadini stranieri ed operatori "Vivere, Studiare, Lavorare in Italia"

 

Scheda completa sul tema CITTADINANZA

 

Prodotto nell'ambito del Piano Integrato degli Interventi in materia di inserimento lavorativo e di integrazione sociale dei migranti. (Fondo Politiche Migratorie)

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Il Ministero dell’Interno, con la Circolare del 16 ottobre 2018, si sofferma sulle modifiche alla disciplina della cittadinanza introdotte con il D. L. n. 113/18. In particolare l’Amministrazione segnala che il termine di definizione dei procedimenti di cui agli articoli 5 e 9 della legge n. 91/1992 diventa di quarantotto mesi dalla data di presentazione dell’istanza e che il nuovo termine è già applicabile ai procedimenti in corso. La nuova normativa ha anche portato il contributo per tutti i tipi di domande ad euro 250,00 con possibilità da parte del Ministero di richiedere l’integrazione del versamento.

pdfCircolare Cittadinanza 16 ottobre 2018

 

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Il D.L. n. 113/2018 ha modificato il termine previsto per la conclusione del procedimento di concessione della cittadinanza italiana che passa dai 730 giorni previsto dal regolamento di attuazione all’attuale termine di 48 mesi previsto dal nuovo art. 9 bis L. 91/1992. Il nuovo termine si applica anche ai procedimenti in corso. Nello stesso decreto è anche previsto l’aumento dell’importo del contributo previsto per le richieste di cittadinanza da 200 euro a 250 euro.

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Con la pubblicazione sulla G.U. del 4 ottobre 2018, è entrato in vigore il D.L. cd. “Sicurezza” contenente tra l’altro disposizioni in materia di protezione umanitaria ed internazionale anche con riferimento all’accoglienza, in tema di espulsioni e trattenimento nei C.P.R. nonché di iscrizione anagrafica e cittadinanza. Il D.L. è ora approdato al Parlamento per la conversione in legge che dovrà avvenire entro il 3 dicembre 2018.

pdfD.L. Sicurezza

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L. n. 91 del 5 febbraio 1992 - Nuove norma sulla cittadinanza

 

D.P.R. n. 572 del 12 ottobre 1993 - Regolamento di esecuzione della Legge n. 91 del 5.2.1992

 

D.P.R. n. 362 del 18 aprile 1994 - Regolamento recante disciplina dei procedimenti di acquisto della cittadinanza italiana.

 

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Il Tribunale Ordinario di Torino, con la sentenza del 9 maggio 2018, ha riconosciuto la propria competenza in una controversia in materia di accertamento dello stato di cittadinanza. Ciò in applicazione delle disposizioni introdotte con la L. 46/2017 che hanno assegnato alle sezioni specializzate del Tribunale Ordinario del luogo in cui ha dimora il ricorrente le controversie in tema di apolidia e cittadinanza. Pare, dunque, superata la distinzione tra le controversie relative alla richiesta di cittadinanza per matrimonio e quelle relative alla richiesta per residenza decennale in relazione alle quali risultava finora competente il Tribunale Amministrativo per il Lazio.

pdfTribunale TORINO 9 maggio 2018

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