Prosegue il lavoro di rafforzamento dei servizi di prossimità e delle équipe multidisciplinari che operano a supporto delle persone straniere, nell’ambito di SOFIA2. Questo progetto punta a migliorare l’accesso ai diritti, favorire la presa in carico multidimensionale e costruire modelli di collaborazione stabile fra servizi territoriali, enti locali e Terzo Settore, prendendo come principale riferimento metodologico l’esperienza torinese di Spazio Comune.
Per sostenere il processo di adattamento di questo modello ai diversi territori, il 2 ottobre si è svolto il primo incontro di scambio tra gli Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali partner di SOFIA2 e alcuni Comuni aderenti alla Carta per l’Integrazione promossa da UNHCR in collaborazione con ANCI.
Milano, Napoli e Torino hanno illustrato i propri modelli di sportello unico per l’integrazione, caratterizzati da: un punto di accesso unico e multilingue, una forte regia comunale, la presenza coordinata di più attori istituzionali e del Terzo Settore, l’impiego di equipe con competenze sociali, legali, sanitarie e di mediazione, e una costante attenzione alla sostenibilità e al monitoraggio dei bisogni.
La collaborazione con la rete della Carta per l’Integrazione ha consentito di valorizzare esperienze consolidate e offrire indicazioni utili per poterle adattare alle realtà provinciali in cui SOFIA2 opera, dove la frammentazione dei servizi e la minore disponibilità di risorse specialistiche rendono particolarmente rilevante la costruzione di modelli coordinati.
In collaborazione con il progetto, UNHCR ha pubblicato il secondo Rapporto sulla Carta per l’Integrazione, che evidenzia l’espansione del modello Spazio Comune in sette città, l’avvio di due gruppi di lavoro tematici e i dati del recente studio sulle condizioni socio-economiche dei rifugiati in Italia, segnate da livelli elevati di povertà e precarietà abitativa.
Il lavoro avviato con SOFIA2 punta a rendere più coerente e condivisa la presa in carico, anche attraverso procedure comuni, strumenti informativi uniformi e percorsi di formazione e supervisione. Il dialogo con le città della Carta rappresenta un tassello fondamentale di questo processo, rafforzando una cultura del lavoro integrato capace di rispondere in modo efficace ai bisogni delle persone e delle comunità locali.
Previsti in ogni provincia piemontese e presieduti in ogni territorio dalla Prefettura di riferimento o dall’Ente gestore delle funzioni socio-assistenziali partner del progetto SOFIA2, i Gruppi Locali di Coordinamento riuniscono enti e servizi pubblici e privati con l’obiettivo di creare una rete stabile tra gli attori del territorio che si occupano di inclusione delle persone straniere, coordinare le progettualità esistenti, raccogliere i bisogni locali e potenziare gli interventi di capacity building, evitando frammentazioni e favorendo sinergie operative.
Nei primi incontri, svolti sui territori delle province di Torino (13 giugno) e Cuneo (Savigliano, 9 luglio), è emersa innanzitutto la necessità di rafforzare il lavoro di rete: prima della formazione tecnica, serve un cambio di approccio che favorisca una presa in carico integrata e continuativa. Fondamentale, quindi, è la creazione di spazi strutturati di confronto tra servizi, capaci di generare coordinamento reale.
Sono stati inoltre rilevati i bisogni formativi che saranno approfonditi nei percorsi di formazione previsti dal progetto, attraverso lo sviluppo di quattro filoni tematici: quello socio-antropologico, dedicato alle competenze interculturali e relazionali; quello relativo al ruolo della mediazione, per chiarirne funzioni e modalità operative; l’ambito giuridico-amministrativo, che richiede aggiornamenti costanti su normativa e procedure; infine il settore etno-psichiatrico e transculturale, sempre più rilevante per comprendere i vissuti psicologici delle persone migranti.
Nei prossimi mesi i Gruppi Locali di Coordinamento saranno avviati anche nelle altre province piemontesi e giocheranno un ruolo chiave nella raccolta dei bisogni locali da portare agli Stati Generali, momento di confronto a livello regionale previsto dal progetto per approfondire le dinamiche migratorie emergenti e condividere criticità e soluzioni operative.
SOFIA2 – Servizi e Operatori Formati per l’Integrazione e l’Accoglienza è un progetto regionale di capacity building, finanziato con risorse FAMI, che intende migliorare l’accesso delle persone con background migratorio ai servizi pubblici, attraverso attività di formazione e sensibilizzazione rivolte a operatori e operatrici di enti e servizi che si relazionano con l’utenza straniera.
Registrazione dell'incontro di formazione giuridica "Persone straniere in Italia e titoli di soggiorno: glossario e aspetti pratici" rivolto al personale delle ASL del Piemonte, tenuto online il 13 ottobre 2025.