Con un DPCM in corso di pubblicazione è rimandata di oltre un mese la presentazione delle domande per gli ingressi in Italia dei lavoratori non comunitari nell’ambito del decreto flussi 2024.
A fronte del ritardo nell’apertura del Portale del Ministero per la compilazione delle domande, il calendario dei click day (inizialmente in programma il 5, il 7 e il 12 febbraio) è stato così modificato:
- dalle ore 9:00 del 18 marzo potranno essere inviate le domande per i lavoratori subordinati non stagionali cittadini di Paesi che hanno accordi di cooperazione con l’Italia;
- dalle ore 9:00 del 21 marzo potranno essere inviate le domande per gli altri lavoratori subordinati non stagionali (anche del settore dell'assistenza familiare e socio-sanitaria);
- dalle ore 9:00 del 25 marzo potranno essere inviate le domande per i lavoratori stagionali.
A seguito della pubblicazione del Decreto Flussi, in data 30 ottobre 2023, è stata emanata la Circolare esplicativa contenente le indicazioni operative per l’avvio delle procedure a partire dal 2 dicembre 2023. Nel provvedimento si danno indicazioni relative agli ingressi per lavoro subordinato non stagionale, anche con riferimento al settore dell’assistenza familiare e dell’assistenza socio – sanitaria. Ulteriori spiegazioni vengono fornite per gli ingressi per lavoro stagionale e per lavoro autonomo. Infine, la Circolare fornisce le indicazioni per la presentazione telematica delle domande in relazione alla tempistica, alle tipologie di moduli previsti ed ai documenti da allegare.
Circolare Interministeriale 30 ottobre 2023
Il 3 ottobre 2023 è stato pubblicato il decreto flussi relativo alle annualità 2023, 2024, 2025. Nel provvedimento vengono indicati i settori produttivi interessati che sono stati ampliati rispetto all’ultimo decreto, le quote di ingresso per i lavoratori per i contratti non stagionali, stagionali e per il lavoro autonomo. Sono, inoltre, indicate le scadenze per l’invio delle domande che partiranno dal prossimo 2 dicembre. Con la Circolare Interministeriale di prossima pubblicazione verranno fornite le indicazioni operative.
Il 14 agosto 2023 è stato pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri adottato il 19 luglio 2023 che prevede una ulteriore quota di ingressi, pari a 40.000 unità, per il lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero, in aggiunta agli ingressi già previsti del D.P.C.M di inizio anno e relativamente alle domande presentate a partire dal 27 marzo 2023. Le quote aggiuntive saranno, dunque, valutate in ordine cronologico rispetto alle richieste di nulla osta inviate ma che non avevano avuto seguito per esaurimento dei posti disponibili. Non sarà, pertanto, necessario presentare nuove istanze da parte dei datori di lavoro.
Con la Nota del 21 marzo 2023 n. 2066, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro fornisce importanti indicazioni alla luce delle nuove disposizioni introdotte con il D.L. n. 20 del 2023 con particolare riferimento alle misure di semplificazione della procedura.
In primo luogo, le verifiche sulla capacità economica dell’azienda che vuole effettuare l’assunzione dal lavoratore che si trova all'estero saranno di norma svolte da un professionista (consulente del lavoro) che predisporrà una asseverazione da produrre all’Amministrazione, la quale svolgerà soltanto dei controlli a posteriori.
Inoltre, a seguito della presentazione della domanda, il nulla osta dovrà essere rilasciato nel termine di 60 giorni, qualora successivamente emergano elementi ostativi lo stesso sarà revocato.
Infine, il rilascio del nulla osta autorizza a svolgere attività lavorativa, nell’attesa di ottenere il permesso di soggiorno.
In data 30 gennaio 2023 è stata emanata la Circolare esplicativa in relazione al Decreto Flussi per l’anno 2022 da attivarsi a partire dal 27 marzo 2023. Nel provvedimento si danno, tra l’altro, indicazioni relative agli ingressi per lavoro subordinato non stagionale, con particolare riferimento alla gestione degli ingressi dei lavoratori da impiegarsi nelle aziende di autotrasporto ed agli adempimenti necessari in relazione alla patente di guida richiesta. Ulteriori spiegazioni vengono fornite per gli ingressi per lavoro stagionale e per lavoro autonomo. Infine, la Circolare fornisce le indicazioni per la presentazione telematica delle domande in relazione alla tempistica, alle tipologie di moduli previsti ed ai documenti da allegare.
Con la Circolare Interministeriale n. 2477 del 16 marzo 2022, è stato prorogato al 30 settembre 2022 il termine per presentare le istanze di ingresso dei cittadini non comunitari inseriti in progetti di formazione all’estero e quello per la presentazione delle istanze di conversione in permesso di soggiorno per lavoro dei permessi di soggiorno ad altro titolo. Questo perchè al precedent termine del 17 marzo 2022 le quote non risultavano completamente impiegate.
E’ stato pubblicato, in data 17 gennaio 2022. il decreto di programmazione dei flussi di ingresso dei lavoratori non comunitari per l’anno 2022. Il Governo ha autorizzato l’ingresso di 69.700 unità relative sia al lavoro subordinato stagionale e non sia al lavoro autonomo.
In particolare, sono previsti: 20.000 ingressi per lavoro non stagionale nel settore dell’autotrasporto, dell’edilizia ed in quello turistico alberghiero per i cittadini di paesi che hanno stretto accordi con l’Italia; 7000 quote per la conversione di permessi di soggiorno ad altro titolo in permessi di soggiorno per lavoro; 500 ingressi per lavoro autonomo; 100 ingressi per i cittadini non comunitari che abbiano svolto programmi di formazione nel paese di origine, 100 ingressi per i discendenti di italiani resdienti in Venezuela. Le quote rimennti sono destinate agli ingresssi dei lavoratori stagionali.
Le domande potranno essere presentate, tramite l’applicativo presente sul sito del Ministero dell’Interno, a partire dal decimo giorno successivo alla pubblicazione del decreto per l’ingresso di lavoratori non stagionali ed a partire dal quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione per l’ingresso dei lavoratori stagionali.
Il 13 ottobre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del Presidente del Consiglio del Ministri contenente la Programmazione transitoria dei flussi d'ingresso dei lavoratori non comunitari nel territorio dello Stato per l'anno 2020. Il provvedimento prevede le seguenti quote di ingresso: a) 12.850 lavoratori per motivi di lavoro subordinato non stagionale e di lavoro autonomo. Nell'ambito di questa quota sono riservati 6.000 ingressi per motivi di lavoro subordinato non stagionale nei settori dell’autotrasporto merci per conto terzi, dell’edilizia e turistico-alberghiero di cittadini di Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina. Le quote rimanenti sono ripartite tra ingressi di cittadini non comunitari che abbiano completato programmi di formazione ed istruzione nei Paesi di origine, ingressi di lavoratori di origine italiana residenti in Venezuela e ingressi di cittadini non comunitari per lavoro autonomo, nonché tra conversioni dei permessi di soggiorno già detenuti ad altro titolo (per es. studio, formazione, lavoro stagionale) in permessi di soggiorno per lavoro subordinato e per lavoro autonomo. Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 9 del 22 ottobre; b)18.000 lavoratori per lavoro subordinato stagionale nei settori agricolo e turistico alberghiero cittadini per i cittadini dei Paesi elencati precedentemente. Le istanze potranno essere inviate a partire dalle ore 9 del 27 ottobre.
Circolare Interministreriale Decreto Flussi 2020
Con la Circolare del 20 dicembre 2019, emessa congiuntamente dal Ministero dell'Interno e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, vengono fornite spiegazioni sulla procedura relativa al rilascio del nulla osta per i lavoratori stranieri altamente qualificati. Le norme riguardano l'ingresso, e il soggiorno in Italia e la mobilità per un periodo superiore a tre mesi, da parte di lavoratori che svolgono attività di lavoro subordinato nell'ambito di trasferimenti intra-societari al di fuori delle quote previste dal T.U. Immigrazione.