Il progetto intende favorire l’inclusione socio–lavorativa dei cittadini di paesi terzi, con un approccio che riesca il più possibile ad affrontare i bisogni specifici dei target che presentano maggiore svantaggio.
I Centri per l’Impiego verranno potenziati per favorire l’accesso a servizi individualizzati pensati per un target sempre più differenziato di utenza. Ai cittadini dei paesi terzi verranno infatti proposti percorsi di profilazione innovativi delle conoscenze, competenze e abilità possedute: l’accoglienza e la presa in carico dei destinatari da parte dei CPI prevederà l’accertamento dello stato di disoccupazione, la compilazione o aggiornamento della scheda anagrafico-professionale contenuta nel SILP e stipula o rinnovo del PdSP - Patto di Servizio Personalizzato.
Verrà effettuata una prima valutazione dell’occupabilità dei destinatari ai fini della differenziazione dei percorsi:
1) per chi ha un buon livello di occupabilità, predisposizione del CV e definizione del profilo prevalente utile per orientare la ricerca attiva di lavoro, anche con eventuale accesso a una parte dei servizi finanziati nell’ambito del progetto o rinviando ad altre misure finanziate da altre fonti (ad esempio Garanzia Giovani e il Buono servizi lavoro regionale);
2) per chi necessita di ulteriori e preliminari sostegni alla percorso di ingresso nel mercato del lavoro, invio alle misure finanziate dal progetto.
Verrà utilizzato lo strumento europeo plurilingue dello Skills profile tool for third country nationals, per far emergere le esperienze formative e lavorative, formali ed informali. Al termine di questa
fase il case manager definirà con il destinatario il PAI (Piano di Azione Individuale) che dettaglia gli impegni e le attività, concordando il successivo percorso.

