Comunicazione ed eventi

ALFa - Comunicazione ed eventi

Uno degli ambiti d’azione del progetto è quello della comunicazione, per la quale sono stati incaricati dei professionisti al fine di rappresentare al meglio ALFa anche a chi non opera nel settore. Per raggiungere tale obiettivo, è stata progettata una strategia che ha caratterizzato l’intero processo comunicativo, dalla raccolta di dati qualitativi fino alla loro diffusione. Sin dall’inizio, la volontà del gruppo di lavoro è stata quella di produrre racconti lontani da stereotipi, rivolgendosi invece ad una narrazione che, per quanto possibile, cercasse di mitigare i clichè per arrivare ad un terreno di confronto e comunanza tra le beneficiarie di progetto e le comunità ospitanti. Per questa ragione, si è deciso di esplorare aspetti prettamente umani, legati ai desideri, alle ambizioni, alle paure: chiunque ha a cuore il bene per se stessi, per i propri figli, nutre timore o entusiasmo verso il futuro, proprio e dei propri cari, a prescindere dalla cultura e paese di provenienza. Come fare? Si tratta infatti dei cosiddetti dati qualitativi, emozioni, riflessioni, sentimenti che spesso vengono soffocati davanti a una telecamera o un microfono. La strategia elaborata da Sheldon.studio e Daniela Calisi si è quindi concentrata sul coinvolgimento delle ragazze in attività trasversali, conviviali, che spostassero l’attenzione su altre sfere, così da abbassare la tensione tipica di un’intervista, e permettere alla mente di raccontarsi in maniera più libera.

Transmedia storytelling
A supporto del racconto del progetto Alfa è stato introdotto un sistema di narrazione transmediale, riportato nel sito http://progettoalfa.piemonteimmigrazione.it. Un racconto transmediale non solo a supporto del progetto, quanto anche una forma di bene comune per ispirare e supportare nuove forme di conoscenza e attivismo. Questo è possibile grazie ad una serie di narrazioni digitali che riportano le diverse storie e testimonianze delle protagoniste del progetto, coniugando diversi media (video, foto, testi e audio). Metaforicamente ogni singola storia rappresenta un frammento di una macro-narrazione che a sua volta racconta l’iter progettuale, le varie fasi le sfide superate e gli obiettivi futuri. Per raggiungere tale obiettivo sono stati coinvolti: un fotografo, un giornalista, un designer e di uno sviluppatore per la parte di scrollytelling.
Workshop fotografici
Sheldon.studio ha così immaginato una serie di workshop fotografici, tenuti dalla fotografa Claudia Corrent assieme alla giornalista Clara Attene. Dotate di camere istantanee, le ragazze sono state protagoniste di una due giorni in cui erano libere di fotografare e fotografarsi, di raccontarsi attraverso le immagini. I soggetti fotografati sono diventati oggetto di conversazione, di confronto e riflessione. Allo stesso tempo le ragazze hanno potuto immaginare in maniera giocosa un proprio futuro professionale, che non fosse per forza all’interno di una cucina o in un’impresa di pulizie. Il workshop è stato offerto presso la coop. Tenda, Piam e Sermig, coinvolgendo una ventina di ragazze in totale, tra Torino e Asti. Con le testimonianze raccolte, sono così stati prodotti una serie di output comunicativi, con l’obiettivo di promuovere a quanti più pubblici possibili nuove forme di relazione e inclusione all’interno delle nostre città, provando per una volta a rompere le cerchie degli “addetti ai lavori” nei quali questi progetti solitamente vanno a comunicare. Per questo motivo la strategia è stata caratterizzata da un approccio transmediale, sviluppato su diversi media e luoghi, fisici e digitali, ognuno dei quali ha raccontato un aspetto di un fenomeno più grande.
Mostra
Parte centrale della strategia di comunicazione è stata la diffusione dei risultati al pubblico locale, e per questo è stata organizzata una mostra presso il Circolo del Design di Torino, che ha reso protagoniste le foto scattate dalle beneficiarie di progetto. Queste ultime sono così state doppiamente protagoniste dell’evento, sia come soggetto dei loro scatti, sia come autrici degli stessi. Dal punto di vista della struttura ospitante, l’evento ha rappresentato l’occasione per mostrare al proprio pubblico le possibilità del design in ambito sociale, non solo per la comunicazione, ma anche per il potenziamento e l’abilitazione di persone vulnerabili. foto1foto2Nella mostra è stato inoltre presentato il libro analogico post digitale D.A.P 4.0 – Be the Boss, ideato e realizzato da Daniela Calisi e Sergio Messina. I contenuti del libro sono frutto di una collaborazione con le beneficiarie di progetto, che, durante specifici incontri con l’artista, sono state invitate a citare e cantare i versi delle loro canzoni preferite. I testi così ottenuti sono stati campionati ed elaborati da un gruppo di donne italiane che, combinandoli tra loro, ha elaborato un corpus poetico del tutto nuovo, frutto del contributo di entrambi i gruppi. Con questi materiali, è stato prodotto un libro sonoro interattivo da cui, sfogliando le sezioni di pagina, si creano migliaia di testi differenti ed emergono le voci delle donne beneficiarie nel progetto mentre raccontano le passioni. foto3foto4Per maggiori info vai a https://www.thepaperlab.it/2022/06/07/dap4-0-be-the-boss/   Tutte le fotografie contenute in questa pagina sono di Vittorio Iandolino, Courtesy of Circolo del Design.
Leporello
A corredo della mostra di cui sopra, è stato prodotto un leporello a disposizione dei visitatori, affinché possano portarsi con sé, nelle proprie case, un pezzetto del racconto del progetto ALFa. Si tratta di 6 cartoline con le immagini delle ragazze, accompagnati da una serie di riflessioni raccolte durante i workshop. foto5foto6 Foto di Vittorio Iandolino, Courtesy of Circolo del Design.
Evento finale di ALFa – “Oltre i confini delle fragilità”
Il 29 e 30 settembre 2022 si è svolto a Torino il convegno finale del progetto ALFa, che ha coinvolto oltre 230 persone tra partecipanti e relatrici e relatori di livello nazionale ed europeo.
 
Interventi e relatori:
pdfPresentazione progetto ALFa - Staff di progetto | IRES Piemonte
pdfIdentifying and assisting survivors of human trafficking and poverty-driven prostitution parte 1 | pdfparte 2 - Rawan Shrum | The Justice Project, ente anti-tratta di Karlsruhe, Germania
pdfMadri con minorenni a carico - Miriam Pasqui | Comune di Milano e Vittorio Zanon | Comune di Verona

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